Un castrone di razza Trakehnen (Prussiano Orientale) di 4 anni ha mostrato una formazione nodulare in corrispondenza della narice sinistra (fig. a). La massa misurava circa 1,5 cm di diametro, risultava leggermente rialzata, da elastica a fluttuante e abbastanza definita nei suoi limiti. L’epidermide sovrastante si mostrava glabra e ulcerata. Clinicamente non era presente prurito. La manipolazione non procurava dolore. Il cavallo clinicamente non presentava nulla da segnalare.
Le diagnosi differenziali includevano lesioni infiammatorie come granulomi eosinofili, piogranulomi sterili o infiammazioni da punture di insetto (granulomi da morso di zecca) così come processi neoplastici come un sarcoide equino oppure un carcinoma epiteliale a cellule squamose. Sono stati prelevati due campioni bioptici in anestesia locale per ulteriori indagini diagnostiche. I campioni sono stati fissati in formalina al 10% e inviati al laboratorio per l’esame istologico.
Istologicamente nel derma fino al sottocute si poteva vedere una neoplasia a cellule rotonde ricca di cellule, moderatamente delimitata, non capsulata. Le cellule erano compatte, immerse in uno stroma fibrovascolare. Le cellule neoplastiche mostravano chiari bordi, quantità moderate di un citoplasma leggermente basofilo, in parte finemente granulare, nuclei centrali (fig. c). Si rinvenivano solo poche mitosi. Multifocalmente si potevano rilevare ampie necrosi, in parte confluenti, con accumuli di granulociti eosinofili vitali e degenerati (fig. d). Erano presenti focolai di calcificazioni. Con la colorazione Giemsa si poteva osservare una granulazione metacromatica del citoplasma, da fine a molto evidente (fig. d). Il quadro istologico e l’esito delle colorazioni speciali confermarono il sospetto di mastocitoma.
I mastocitomi cutanei sono rari nei cavalli (secondo la letteratura dal 3,4% al 6,9%). I cavalli maschi ne sono colpiti più frequentemente. Non viene descritta una predisposizione di razza o di età. Solitamente i mastocitomi si ritrovano in forma solitaria su testa, collo, tronco e arti. Raramente sono colpiti cavità nasali, orale, lingua, epiglottide, trachea, testicoli, congiuntive o sclera. In rari casi compaiono come lesioni multiple.
Oltre al prelievo di biopsie per l’esame istologico, spesso è diagnostico anche l’esame citologico di aspirati dato che la granulazione dei mastociti citologicamente risulta ben evidente.
L’escissione chirurgica è solitamente curativa. Le remissioni spontanee sono rare.
Anche la criochirurgia, la radioterapia o le infiltrazioni della neoplasia con glucocorticoidi sono descritte come opzioni terapeutiche.
La prognosi è favorevole dato che il comportamento dei mastocitomi cutanei nel cavallo è solitamente benigno. Metastasi o mastocitosi sistemiche sono descritte solo raramente. Anche per questo la variabilità biologica di queste neoplasie è molto minore rispetto a ciò che succede nel cane.