La demodicosi è una malattia della pelle causata da parassiti del genere Demodex, molto comune nei cani e rara nei gatti.
Nei gatti sono state descritte due forme di demodicosi e tre specie di Demodex: Demodex gatoi, Demodex cati e una specie ancora senza nome.
Demodex cati ha la morfologia allungata caratteristica del genere, abita nei follicoli piliferi ed è considerato parte della fauna cutanea felina. La demodicosi è causata dalla proliferazione di D. cati, solitamente dovuta a una malattia di base ed è caratterizzata da alopecia primaria.
D. gatoi è un acaro molto superficiale, vive nello strato corneo (non nei follicoli piliferi) ed è un Demodex decisamente tozzo con un corpo corto e tozzo (lunghezza media del corpo 91 µm [maschio], 108 µm [femmina]). D. gatoi è considerato un parassita principalmente patogeno, è contagioso (è stato segnalato che sono colpite famiglie con più gatti) e produce un quadro clinico pruriginoso. Esiste un terzo Demodex, una specie senza nome, dalla forma del corpo allungata, più corto e tondo del D.cati ma più snello e lungo del D.gatoi. La sequenza del DNA di questa terza specie è sufficientemente diversa dalle altre due da poter essere considerata una terza specie e non una variazione morfologica delle precedenti. La specie senza nome è geneticamente più vicina a D.gatoi che a D.cati.
La demodicosi felina causata da D. cati è simile alla demodicosi canina, caratterizzata da alopecia e frequente eritema, cilindri follicolari, desquamazione e croste. Il prurito può manifestarsi in varia misura, non è primario ma secondario alla cronicità e alle lesioni presenti. La demodicosi può essere localizzata o generalizzata. La forma generalizzata è solitamente associata a una malattia di base come il virus dell’immunodeficienza felina, il linfoma, lo xantoma, il diabete mellito o il carcinoma di Bowen in situ.
Demodex gatoi è contagioso e provoca prurito. Sembra esserci un’ipersensibilità all’acaro per cui pochi Demodex possono produrre un quadro pruriginoso intenso (come nella scabbia del cane). L’intensità del prurito varia da individuo a individuo e sono stati descritti portatori asintomatici. Si presenta con lesioni associate al prurito come alopecia autoindotta, dermatite miliare, escoriazioni, erosioni e ulcerazioni. Può essere colpita qualsiasi parte del corpo, anche se le sedi più comuni sembrano essere l’addome, l’interno coscia, i fianchi e gli arti anteriori.
La demodicosi dovuta a D.gatoi dovrebbe essere inclusa nella diagnosi differenziale di qualsiasi gatto pruriginoso ed è essenziale escludere questo processo prima che un gatto venga considerato allergico. La diagnosi della malattia è complicata dalla difficoltà di catturare il parassita a causa della scarsa popolazione di acari e dall’eliminazione degli acari mediante leccamento costante. Dovrebbero essere effettuati più raschiati cutanei superficiali, comprese le aree senza alopecia dove il gatto non si lecca. Anche il nastro adesivo può essere utilizzato per raccogliere campioni. La flottazione fecale può identificare gli acari ingeriti presenti nelle feci.
La prevalenza di D.gatoi è probabilmente sottostimata a causa della difficoltà nella diagnosi della malattia. Test PCR specifici per D.gatoi possono superare questo ostacolo diagnostico, poiché i test PCR sono estremamente sensibili e possono rilevare il DNA del parassita anche in presenza di pochi acari. L’assenza di D.gatoi nei gatti sani, in accordo con diversi studi, indica che la PCR è uno strumento diagnostico molto efficace per questa malattia.
Quasi il 100% dei cani e degli esseri umani sani hanno Demodex sulla pelle. Pertanto D.canis nel cane e D.folliculorum e D.brevis nell’uomo sono considerati parte della fauna cutanea. Tuttavia, la presenza di Demodex nei gatti sani è aneddotica. In uno studio condotto su 74 gatti sani, D.cati è stato riscontrato solo nel 4% della popolazione. Nessuno studio ha identificato D.gatoi in gatti sani.
Si ritiene che la PCR per D.gatoi sia un test altamente efficace, poiché D.gatoi non è presente nei gatti sani e un risultato positivo sarebbe diagnostico. Data l’importanza di confermare o escludere la demodicosi da D.gatoi in tutti i gatti con prurito, Laboklin ha sviluppato la PCR per D.gatoi, ora disponibile per tutti i medici.
Conclusioni
Si raccomanda di eseguire la PCR per D.gatoi in tutti i gatti con prurito prima di prendere in considerazione una malattia allergica.