Reazioni avverse al cibo (AFR)
Le reazioni avverse al cibo (adverse food reactions, AFR) comprendono processi di origine immunomediata (allergie) e non immunomediata (intolleranze, tossicità) associati all’assunzione di cibo. Le allergie alimentari del cane e del gatto sono frequentemente rinominate “dermatiti allergiche provocate da cibo” (foodinduced allergic dermatitis, FIAD) e sono caratterizzate da prurito che può essere accompagnato o meno da segni clinici legati all’apparato digerente. Le reazioni non immunomediate si manifestano con segni clinici gastrointestinali e sono comunemente chiamate “Enteropatie cibo responsive” (foodresponsive enteropathy, FRE).
La diagnosi di AFR viene confermata a seguito della risoluzione dei segni clinici, dopo aver sottoposto l’animale ad una dieta di eliminazione e aver assistito alla loro ricomparsa una volta somministrato nuovamente il cibo originale. Uno degli obiettivi in questo caso è quello di trovare la dieta ideale per l’animale.
Formulare una dieta di eliminazione, limitare possibili errori e ottenere la compliance del proprietario sono delle sfide importanti per il veterinario.
Dermatiti allergiche provocate da cibo (FIAD)
Le FIAD sono reazioni di ipersensitività di tipo I, IgE-mediate, anche se può essere coinvolta un’ipersensibilità di tipo III o cellulo-mediata. Si stima che le FIAD coinvolgano l’1% della popolazione canina e studi recenti riportano un’incidenza fino al 36% in cani affetti da patologie allergiche.
Il quadro clinico è caratterizzato da prurito non stagionale e associato a lesioni, con la predisposizione allo sviluppo di infezioni batteriche e da Malassezia. Otiti, pododermatiti e prurito perianale sono molto comuni in concomitanza di FIAD.
Il 48% degli animali affetti manifesta segni clinici prima di un anno di età. Il quadro clinico è molto simile a quello di una dermatite atopica (atopic dermatitis, AD) o di un’allergia ambientale. Fino al 30% degli animali allergici soffre simultaneamente di AD e FIAD, da qui l’importanza di una corretta diagnosi.
Che dieta usare come dieta di eliminazione?
La dieta di eliminazione può essere composta da nuove proteine o da proteine idrolizzate.
Nuove proteine significa che l’animale non deve essere mai stato esposto ad esse, ovvero non deve averne ingerita alcuna durante la sua vita.
Le proteine idrolizzate sono proteine che sono state sottoposte a un processo di digestione enzimatica. Il risultato che ne deriva, sarà una frazione proteica con un inferiore peso molecolare, incapace di indurre una manifestazione allergica. Al giorno d’oggi, diete ultra – idrolizzate presentano il 95% delle proteine con un peso molecolare inferiore a 1 kDa e il restante 5% con un peso minore di 6 kDa.
Questo evita la possibilità che si manifesti una reazione allergica. Indipendentemente dalla dieta scelta, è necessario che non ci siano contaminazioni di altre fonti proteiche. Anche piccole quantità di cibo possono provocare una reazione avversa.
Se viene scelta una dieta commerciale è necessario che sia garantita da etichetta la totale assenza di altri ingredienti e l’assenza di contaminazioni dovute al processo di lavorazione.
Per garantire questo, sono necessari severi controlli sulle materie prime, così come l’utilizzo di un’unica linea di produzione per la dieta o la completa pulizia della stessa prima della fabbricazione ed eseguire un esame PCR sul prodotto finale. Molti studi hanno rilevato la presenza in nuovi alimenti proteici da banco per cani di fonti proteiche che non erano state prese in considerazione.
Nel caso di una dieta casalinga, il proprietario deve essere istruito affinché eviti le contaminazioni del cibo con altri ingredienti, implementando la pulizia di superfici e utensili utilizzati durante la preparazione della dieta ed evitando il contatto con altri cibi.
Guida per un trial dietetico
- La dieta è uno strumento diagnostico e bisogna attenervisi severamente.
- Il proprietario deve essere informato sull’importanza di seguire rigorosamente le regole.
- Se la dieta non può essere condotta rigorosamente, è meglio non farla. Esempi di fattori che possono prevenire o ostacolare il seguire la dieta sono bambini o persone anziane in famiglia che non approvano la dieta, farmaci aromatizzati, animali che non accettano il cibo (gatti), vacanze.
- Prima di iniziare la dieta, la patologia deve essere sotto controllo e l’animale non deve presentare lesioni o infezioni. È permessa la somministrazione di farmaci per il controllo della patologia.
- L’animale deve essere alimentato esclusivamente con acqua e con la dieta di eliminazione. Vietati premietti o farmaci aromatizzati. Attenzione se sono presenti altri animali in casa.
- Fornire regole scritte al proprietario.
- Programmare controlli periodici durante i due mesi di trial dietetico.
- Molti animali possono mostrare segni di miglioramento durante le prime quattro settimane della dieta, ma per altri ne sono necessarie fino a 8. È necessario spiegare al proprietario l’importanza di mantenere la dieta per un minimo di 8 settimane.
- Dopo quattro settimane, se l’animale è sotto controllo, si può provare a sospendere i farmaci contro il prurito per due giorni; se il prurito ricompare, continuare col trattamento fino all’ottava settimana. Alla fine del trial dietetico, il trattamento va interrotto per valutare la risposta alla dieta
Come procedere se l’animale migliora con la dieta di eliminazione?
- È necessario attuare un test di provocazione. Dopo due settimane senza assunzione di farmaci* e senza ricadute, valutare la risposta dell’animale alla reintroduzione della dieta precedente.
- Se i segni clinici ricompaiono in meno di 15 giorni dalla prova, può essere confermata la FIAD. L’animale deve essere nuovamente sottoposto alla dieta ristretta.
- I test per gli allergeni alimentari sono degli strumenti che possono permette di trovare una dieta di eliminazione e una dieta di mantenimento per l’animale allergico.
Cosa aspettarsi dai test per gli allergeni alimentari?
- Valutazione della necessità di attuare un trial dietetico
- Il valore predittivo negativo dei test sugli allergeni alimentari è molto alto. Ottenere un risultato negativo per IgE e IgG per un allergene alimentare presuppone l’assenza di reattività per quel cibo. Se i risultati sono negativi si può valutare se è veramente necessario attuare un trial dietetico.
- Attenzione: se un animale al momento del test sta consumando cibi idrolisati o sta seguendo una dieta di eliminazione, i risultati dei test per gli allergeni alimentari potrebbero risultare negativi. Per cui è necessario che i test siano eseguiti prima di iniziare la dieta.
- Come selezionare gli ingredienti della dieta ad eliminazione o di mantenimento
- La specificità dei test per allergeni alimentari è molto alta. Un risultato negativo offre la quasi totale sicurezza che l’alimento in questione non sia mai stato ingerito prima o che non ci siano reazioni avverse ad esso.
- test misurano la presenza di IgE e IgG specifiche nei confronti di allergeni alimentari. Per cui si possono usare per selezionare la dieta sia per FIAD che per FRE.
- Nel caso in cui si voglia ideare una nuova dieta di eliminazione basata su una nuova proteina, questi test sierologici sono lo strumento più affidabile per la selezione degli ingredienti.
- L’alternativa è quella di creare una lista con tutte le proteine che l’animale ha assunto durante tutta la sua vita, scegliendo quelle che non ha mai consumato.
- Il mio consiglio è quello di utilizzare o una dieta commerciale affidabile composta da proteine idrolizzate (preferibilmente ultra – idrolizzate) o una dieta casalinga con una nuova proteina, a seconda della preferenza del proprietario.
- Una volta diagnosticata la FIAD è possibile valutare la risposta anche ad altri ingredienti. È importante introdurli uno per volta e iniziare sempre con quelli per i quali si sono ottenuti risultati negativi sia alle IgE che alle IgG coi test per allergeni alimentari.
- Introdurre solo una proteina per volta e attendere sempre 15 giorni per assicurarsi che l’animale la tolleri.
- Una volta che l’alimento è stato ben tollerato senza alcuna reazione in 15 giorni, è possibile provarne un altro.
- Compliance del proprietario per la dieta
- La principale difficoltà di una dieta di eliminazione è far comprendere al proprietario la necessità di portarla avanti e attenervisi severamente.
- L’esecuzione di test per allergeni alimentari è uno strumento basilare per ottenere la compliance del proprietario e il suo consenso alla dieta. Una volta visti i risultati positivi dei test, il proprietario diventa consapevole della necessità di eseguire il trial.
- Proteine esotiche non significa proteine ipoallergeniche
- I cibi tradizionalmente più coinvolti nelle allergie sono manzo, latticini, pollo, grano, uova, mais e soia.
- L’utilizzo indiscriminato di alimenti con fonti proteiche inusuali (cervo, struzzo, salmone, pesce…) in una dieta regolare fa sì che l’animale sviluppi una predisposizione alla comparsa di allergie nei confronti di queste fonti e rende particolarmente difficile la selezione di ingredienti per la dieta di eliminazione.
Test per allergeni alimentari presso LABOKLIN
I test per gli allergeni alimentari di Laboklin analizzano fino a 42 diverse fonti proteiche.
Laboklin semplifica il suo lavoro tramite l’utilizzo di tecniche microarray per analizzare la reattività ad allergeni alimentari.
Questo rende possibile l’analisi di una lunga lista di allergeni con un campione di sangue molto piccolo.
Ogni allergene è analizzato tre volte per garantire un’eccellente affidabilità dei risultati.
Lista di alimenti inclusi nei pacchetti di Laboklin
Allergeni alimentari base nel cane: bovino, suino, agnello, anatra, pollo, tacchino, grano, soia, orzo, riso, patata, mais, avena, latte vaccino, uova, pesce bianco, salmone, cervo, coniglio.
Allergeni alimentari base nel gatto: bovino, suino, agnello, anatra, pollo, tacchino, grano, soia, riso, patata, mais, latte vaccino, uova, pesce bianco, salmone, tonno.
Allergeni alimentari esteso nel cane: cavallo, struzzo, cinghiale, renna, canguro, miglio, amaranto, pastinaca.
Allergeni alimentari esteso nel gatto: cavallo, struzzo, cinghiale, renna, coniglio, cervo, miglio, amaranto.
Allergeni alimentari esotici (cane e gatto): insetti, trota, quaglia, capra, cammello, bufalo, patata dolce, topinambur, grano saraceno, fagioli, carote, zucca, zucchine, piselli, lievito.
Se desideri testare tutti e 42 gli allergeni, richiedi i nostri profili per allergeni alimentari.
Allergeni alimentari per il cavallo: grano, orzo, mais, melassa, soia, lievito, avena, erba medica.
*È da tenere in considerazione il tempo di azione del farmaco. L’azione del Cytopoint può superare le quattro settimane
Dr Carmen Lorente Mèndez, DVM, PhD, DipECVD. EBVS® European Specialist in Veterinary Dermatology