Negli ultimi anni ha preso piede anche in Italia l’allevamento dei Camelidi del Sud America.
Questo gruppo comprende i Lama e gli Alpaca, usualmente preferiti per le caratteristiche fisiche e caratteriali: sono generalmente più piccoli e mansueti rispetto ai Lama ed inoltre il loro mantello può essere utilizzato per la produzione di manufatti di abbigliamento.
Dal punto di vista fisiologico si tratta di ruminanti con caratteristiche peculiari (hanno tre prestomaci), un ciclo riproduttivo con ovulazione indotta dall’accoppiamento, caratteristiche metaboliche particolari e una generale suscettibilità alle più comuni malattie infettive dei piccoli ruminanti.
Laboklin dispone di un Profilo per questa tipologia di animali. Vediamo in dettaglio quali sono le peculiarità di questi animali e qualche indicazione per la raccolta di campioni per una corretta diagnostica di laboratorio.
Condizione corporea
I Camelidi domestici hanno una certa variabilità di taglia e peso, da adulti infatti possono raggiungere 80 – 150 kg.
Per una corretta valutazione del peso corporeo si consiglia di palpare i muscoli glutei in prossimità delle vertebre lombari – il folto mantello potrebbe erroneamente far pensare ad una condizione corporea ottimale anche in caso di magrezza – che devono apparire leggermente arrotondati con un aspetto “a dorso di mulo” e non piatti.
Le costole invece devono essere lievemente (e non chiaramente) percepibili ad una leggera palpazione.
Per le particolari caratteristiche di cute ed annessi, l’idratazione appare più facilmente valutabile attraverso l’esame delle mucose orali (tempo di riempimento capillare, aspetto, colore) ed oculari (con valutazione di un eventuale enoftalmo) piuttosto che dalla comune tecnica della plica cutanea.
Temperatura
La normale temperatura corporea nell’adulto fluttua tra i 37,5° ed i 38,8° a seconda della temperatura esterna, mentre nel neonato (cria) possiamo avere fluttuazioni ancora maggiori a seconda delle condizioni ambientali.
Questi soggetti tollerano molto meglio le condizioni climatiche avverse rispetto al caldo. Il loro mantello li protegge molto bene anche dal sole diretto, più problemi invece derivano da un clima umido ed afoso.
I Camelidi tendono a rimanere in decubito in caso di patologie o pericolo, in questi casi potrebbero soffrire di rialzo termico se le condizioni climatiche o la condizione patologica (febbre) lo favoriscono, in quanto l’addome è la zona di dissipazione del calore poiché meno coperta da lana.
Frequenza cardiaca
La frequenza cardiaca di questi animali a riposo è intorno ai 60 – 90 battiti/minuto.
Dobbiamo considerare che questi animali sono molto sensibili allo stress del contenimento e delle manipolazioni, quindi queste manualità devono essere effettuate con particolare cautela.
Prelievi ematici
Non è sempre agevole effettuare un prelievo o somministrare farmaci per via endovenosa in questa tipologia di animali a causa della presenza del mantello piuttosto folto che rende normalmente difficile evidenziare i vasi della regione del collo. Inoltre la muscolatura di questo distretto è molto sviluppata e le caratteristiche anatomiche dei Camelidi permettono loro movimenti molto rapidi ed elastici della testa.
Ne deriva la necessità di un buon contenimento effettuato da personale esperto.
Sono descritti due siti di repere per i vasi venosi:
- – Prelievo dalla vena cefalica nella doccia giugulare destra: si tratta della metodica maggiormente utilizzata, possibile anche attraverso la semplice palpazione dello spazio tra i processi trasversi delle vertebre cervicali, senza tosare il Attenzione alla concomitante presenza dell’arteria carotide. Sul lato sinistro si riscontrano maggiori difficoltà date dalla presenza dell’esofago.
- – Prelievo dalla vena safena mediale: indispensabile in questi casi un accurato contenimento a causa della presenza dei vasi arteriosi in prossimità di quelli venosi e delle peculiarità della cute, piuttosto Si preferisce utilizzare questo distretto negli animali in decubito. In alcuni soggetti potrebbe essere necessario utilizzare anche della lidocaina sottocutanea per togliere sensibilità nel punto di prelievo.
Differenze di laboratorio
Esame emocromocitometrico
- RBC: i globuli rossi sono generalmente più piccoli e con un contenuto medio di Hb più I valori nei range si aggirano intorno a 10–15 milioni/microL. Dobbiamo ricordare che non tutte le macchine contaglobuli sono programmate per valutare correttamente la morfologia ed il numero delle emazie di questi soggetti.
Teniamo a mente che si tratta di animali selezionati per la vita in alta quota, quindi il trasporto dell’ossigeno nel sangue deve essere più efficiente – è questa la principale ragione per queste differenze delle emazie.
- Hb: il contenuto di emoglobina medio degli eritrociti è elevato, quindi in valore assoluto il livello circolante oscilla tra i 13–18 g/dL
- Ht: proprio a causa della particolare efficienza degli eritrociti, possiamo riscontrare valori di ematocrito molto ampi, dal 20% fino al 45% in animali in buona salute.
- WBC: i livelli medi oscillano fra 8.000 – 20.000/microL, la formula è simile a quella del cavallo. Sono descritti fenomeni di linfocitosi da stress ed eosinofilia marcata da parassitosi.
Principali patologie e parametri di laboratorio
> Patologie metaboliche ed enteriche
I Camelidi hanno un metabolismo degli zuccheri molto efficiente e la chetogenesi avviene per via epatica piuttosto che tramite la microflora ruminale, peraltro localizzata in soli tre prestomaci.
In caso di sovraccarico del tratto gastro-enterico possiamo avere delle fermentazioni anomale, che possono determinare sia Alcalosi (Iperammoniemia da eccesso proteico) che Acidosi sistemica (fermentazioni lattiche e massiva produzione di acidi grassi volatili o NEFA), entrambi causa di sintomatologia neurologica grave (stati di eccitazione, iperestesia o viceversa letargia ed abbattimento).
Come conseguenza di errori gestionali ed alimentari od infezioni croniche, possiamo riscontrare la “Sindrome da insufficienza epatica / Lipidosi epatica”.
La sintomatologia clinica è molto vaga: anoressia, perdita di peso, decubito prolungato, depressione, ittero, episodi di diarrea.
Laboklin dispone di un “Profilo Camelidi” molto completo che permette di monitorare efficacemente la situazione metabolica di questi soggetti.
Vediamo in particolare quali parametri devono essere presi in considerazione – in questo caso sono costantemente elevati:
- trigliceridi e colesterolo: indicano il livello di grassi nel sangue, il loro valore assoluto ed il loro eventuale abbassamento dopo terapia forniscono importanti indicazioni per una corretta prognosi.
- glucosio: i livelli di zuccheri nel sangue dei Camelidi sono generalmente più elevati rispetto a quelli degli altri ruminanti in quanto l’assorbimento dai prestomaci appare più efficiente, questo però significa anche una maggior predisposizione all’insorgenza di pancreatiti, diabete mellito ed insulinoresistenza come succede nei monogastrici.
I livelli normali della glicemia sono compresi tra gli 80–160 mg/dL, animali malati possono avere livelli compresi tra 300–650 mg/dL, l’iperglicemia persistente costituisce generalmente un indice prognostico negativo.
- GGT / AST / Bilirubina: tutti questi enzimi appaiono aumentati a causa del danno degli epatociti e della colestasi tipico di questa sindrome.
- BUN: questo valore può risultare alto anche per effetto del catabolismo proteico e dell’acidosi dovuta al disordine metabolico, non rispecchia solamente la presenza di danno renale.
– NEFA: si tratta dei grassi volatili risultanti dalla degradazione della cellulosa operata a livello ruminale ed intestinale dai batteri cellulosolitici della microflora e riassorbiti dal colon. In caso di gravi patologie entero-epatiche nei ruminanti (nel cavallo questo tipo di fermentazioni avviene ugualmente ma il riassorbimento dei NEFA è limitato e gioca un ruolo metabolico minore) il loro livello si alza oltre i 600 mmol/L, anche per effetto dell’intensa lipolisi dovuta al deficit energetico, causando una grave chetosi con importante compromissione generale e sintomatologia neurologica grave (abbattimento, letargia, convulsioni).
Appaiono invece bassi i livelli di:
- proteine totali / creatinina: in caso di patologie epatiche questi valori possono essere molto bassi per disturbi di assorbimento – soprattutto se presente diarrea o parassitosi (Fasciola hepatica) – e deficit di sintesi.
- potassio: l’anoressia in questi animali determina facilmente livelli bassi di potassio nel sangue, aggravati dalla diarrea e dall’alcalosi, se presente.
> Patologie renali
- Creatinina: costituisce il parametro di elezione per la valutazione della funzionalità renale, assieme all’esame delle urine che potrebbe indicare un ps aumentato, la presenza di pigmenti di degradazione dell’Hb, presenza di proteine e corpi chetonici.
- Disordini elettrolitici: in caso di problemi renali potremmo avere anche un eccesso ematico di K e pH, una carenza di Na e Ca, dovuti ad alterazione della capacità di filtrazione glomerulare.
- BUN: livelli elevati di questo enzima in circolo si riscontrano come indice di alterata filtrazione renale o di eccessivo catabolismo.
> Patologie muscolari
- AST/CK: si mantengono elevati in caso di sofferenza Non dimentichiamo che in questi animali possiamo avere anche una miopatia da decubito o da carenza di Se e Vit E.
> Diabete mellito
Sono riportati alcuni casi, soprattutto nei soggetti obesi o affetti da iperlipemia. La sintomatologia clinica comprende poliuria, polidipsia, iperglicemia persistente, chetonemia, disidratazione e perdita di peso.
I livelli della glicemia sono già di base elevati nei Camelidi quindi, per una corretta diagnosi di diabete mellito, dobbiamo valutare la presenza di insulinoresistenza attraverso un corretto rapporto glucosio/insulina od un test di tolleranza alla somministrazione di glucosio per via ev.
La presenza di glicosuria e chetonuria conferma il sospetto diagnostico.
> Esame delle feci
I Camelidi possono ospitare un’ampia varietà di endoparassiti come Protozoi (Toxoplasma, Eimeria, Giardia), Platelminti (Fasciola Hepatica, Echinococcus granulosus, Moniezia), Nematodi (Strongili, Anchilostomi, Trichiuridi).
Un buon controllo delle infestazioni parassitarie in questi animali risulta di estrema importanza nella gestione sanitaria del gregge.
Laboklin dispone anche di un “Profilo feci Camelidi” particolarmente completo composto da esame parassitologico, ricerca di Clostridi e loro tossine, Rotavirus, Coronavirus oltre alla possibilità di allestire una coltura batteriologica e micologica con rilevazione di germi patogeni.
> Malattie infettive e parassitarie
Lama ed Alpaca possono essere colpiti da un’ampia varietà di malattie virali e batteriche, per questo disponiamo della possibilità di effettuare sia titolazioni anticorpali su siero che PCR su vari tessuti o tamponi senza medium.
Per queste patologie è necessario consultare il listino considerando anche le parti dedicate ai piccoli animali od agli animali da reddito. Vediamo in dettaglio quali esami possiamo effettuare e per quali patologie.
Malattie batteriche o parassitarie:
Leptospirosi, Listeriosi, Salmonellosi, Toxoplasmosi, Fascioliasi, Tetano, Brucellosi, Malattia di Johnne (Mycobacterium paratuberculosis), Giardia.
Malattie virali:
Rabbia, Herpesvirosi, Coronavirus, Rotavirus.
Si consiglia comunque di chiedere sempre al laboratorio conferma e maggiori dettagli su questi test, in continua evoluzione ed aggiornamento in particolare per questi animali.
> Malattie da carenza od eccesso di microelementi
I Camelidi possono soffrire di sindromi carenziali importanti e Laboklin può testare i livelli di tutti i maggiori microelementi e delle principali vitamine coinvolte in queste patologie.
- Intossicazione da Cu: si manifesta principalmente con un’epatopatia grave, con tutti gli enzimi epatici alterati.
- Carenza di Zn: si manifesta generalmente con dermatiti croniche (anche di origine parassitaria) e cattivo aspetto del vello.
- Ipovitaminosi D: i soggetti giovani possono facilmente presentare rachitismo, soprattutto i cria nati in autunno-inverno. Sintomi comuni sono ritardo di crescita, riluttanza al movimento, decubito, deformità angolari.
- Carenza di E e Se: in questi casi possiamo riscontrare sofferenza muscolare con debolezza e decubito persistente.